Reazioni ad Over the Moon
di Elena Ghiglione
Il 2020 non è sicuramente considerabile un anno felice ma, a uno sguardo più approfondito, si possono trovare anche delle belle cose!
Tra queste, una è sicuramente la possibilità di partecipare a VIEWConference, diretta da Maria Elena Gutierrez, direttamente dal proprio divano: l’intera edizione si è, infatti, trasferita on-line, e ha messo a disposizione una gigantesca libreria on-demand di incontri con gli specialisti del settore.
È grazie a questo che venerdì 4 dicembre ho potuto assistere alla chiacchierata con le menti brillanti dietro “Over the Moon”, l’ultimo film di animazione targato Netflix: moderata da Ramin Zahed, Editor in Chief di Animation Magazine , ha coinvolto diverse figure chiave di questo film, tra cui la Production designer, Celine Desrumaux, l’Imageworks CG supervisor, Clara Chan, l’Animation Supervisor Sasha Kapijimpanga e il VFX Supervisor David Smith.
Inutile dire che solamente a sentire i nomi dei presenti ero emozionata: sono tutti grandi artisti, con un sacco di esperienza nel settore e non vedevo l’ora di vedere dove ci avrebbero portato.
Ma andiamo con ordine: la particolarità di Over the Moon, è di essere una produzione sino-americana perché ha visto la partecipazione di Netflix e dei Pearl Studio, casa di produzione di Shanghai famosa per aver lavorato anche su “Kung-fu Panda 3” e “How to train your dragon”; questo ha reso il contesto cinese del film molto più aderente alla realtà, tanto che, secondo la sinologa Giada Messetti, il film ha tanti piccoli, e agli occhi degli occidentali spesso insignificanti, dettagli che rendono la pellicola fedele e questo ha fatto si che, a differenza di Mulan, venisse accolto bene anche dal pubblico cinese.
Gli stessi nomi dei personaggi non sono stati scelti a caso: la leggenda di Chang’E è una delle più famose, ed è stata rappresentata fedelmente una delle sue molteplici versioni; coincidenza ha voluto che, proprio venerdì 4 dicembre, sia atterrata sul lato buio della luna Chang’E 5, l’ultima delle missioni lunari cinesi, esattamente come Fei Fei, la protagonista del film.
Ed è proprio l’attenzione per i dettagli che emerge anche durante l’incontro con gli autori: diverse clip di presentazione ci hanno infatti mostrato come durante il making-of sia stata data particolare attenzione ai dettagli, in modo tale da rendere il più realistico possibile questo mondo di fantasia. Detto così può sembrare un ossimoro, ma, osservando i movimenti di Chang’E, la dea della luna, e degli altri personaggi, non possiamo che dare ragione ai suoi creatori: nella scena in cui Fei Fei entra nella stanza della tristezza, sono specialmente i movimenti di Chang’E ed i suoi capelli a darci l’impressione di realtà; il personaggio, infatti, è stato costruito partendo dalla sua anatomia, studiando prima il movimento delle gambe e poi aggiungendo i successivi livelli con i vestiti, le luci e tutto il resto, per un risultato davvero incredibile.
Il livello tecnico raggiunto è veramente alto, e la regia di Glen Keane e John Kahrs dà il giusto omaggio al lavoro di questi maestri; questo è ancora più stupefacente se si pensa che la production design ,Celine Desrumaux, ha solamente 35 anni: è riuscita a creare un mondo solido, complesso e coerente come non se ne vedevano da anni nel mondo dell’animazione. Inutile dire che la figura più riuscita, specialmente vista la sua complessità, è quella di Chang’E: come abbiamo potuto vedere durante la chiacchierata, infatti, passa da regina della luna a pop-star amatissima dai suoi fan, da atleta di ping-pong estremo a figura inconsolabile dopo la perdita del suo amato e le sue proporzioni ed i costumi variano più volte durante il film, ma tutte in modo coerente e favorevole alla storia raccontata. Menzione d’onore per le luci ed i colori di Lunaria: anche in questo caso la tecnica di lavorare per livelli ha funzionato, e la città si accende e si spegne secondo l’umore della sua regina.
In conclusione posso decisamente affermare che la chiacchierata organizzata da VIEW Conference mi ha aperto gli occhi su quanto sia difficile e quanto lavoro, dedizione e attenzione ai dettagli richieda la realizzazione di un film come “Over the Moon”; per tutti quelli che sono interessati all’animazione, anche come semplici fruitori, consiglio la visione della session di Celine di VIEW 2020 e di tutti gli altri incontri che potete trovare nella sezione “On-Demand” del sito, potrà essere un ottimo regalo di Natale di cui non vi pentirete mai.